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Lettera delle Figlie di San Paolo di Faisalabad (Pakistan)

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14-04-2020

Con lo scoppio del coronavirus il mondo intero è improvvisamente cambiato. Qui in Pakistan la gente è povera ma ora è diventata ancora più povera. In questo tempo tragico molti si rivolgono a Dio, ma c’è anche chi sta perdendo la propria fede.

In questa situazione dolorosa e difficile, noi Paoline del Pakistan abbiamo deciso di non chiudere il cuore, anche se abbiamo dovuto chiudere i nostri Centri apostolici e non visitare più parrocchie e scuole. Dio ci ha fornito i mezzi più veloci per raggiungere molte anime con il Vangelo e continuare il nostro apostolato con l’uso dei media digitali. La situazione in cui oggi ci troviamo, ci ha fatto pensare a nuove modalità di annuncio. Con l’incoraggiamento del vescovo monsignor Indrias Rehmat, con l’aiuto di molti sacerdoti che condividono le loro riflessioni e con il sostegno di alcuni laici, abbiamo iniziato a registrare il Vangelo e la riflessione quotidiana nella lingua urdu. Questo programma viene poi offerto su WhatsApp. Molte persone apprezzano le belle e significative meditazioni e sono molto grate per la possibilità di ascoltare quotidianamente la Parola di Dio nella lingua locale.

Il vescovo ci ha anche chiesto di fare la registrazione della Via Crucis e della Messa quotidiana e caricarle su Facebook e WhatsApp dando la possibilità, per chi lo desidera, di parteciparvi anche da casa. Grande è la nostra gioia per questo servizio perché, mentre siamo chiuse nelle mura della nostra comunità, possiamo ancora portare la Parola di Dio al nostro popolo.

Come ci dice il nostro padre San Paolo, non dobbiamo aver paura di nulla perché nulla può separarci dall’amore di Cristo.

Una ricordo e una preghiera per tutti.

La comunità delle Figlie di San Paolo di Faisalabad

14 aprile 2020

Ciak Armonia a Torre Del Greco

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30-12-2019

Intensissime le due settimane di dicembre, vissute dai ragazzi e ragazze del Centro Educativo Armonia di Torre del Greco, che sono stati coinvolti su temi di volta in volta suggeriti dai film.

Attraverso laboratori didattici, con gli educatori, hanno esplorato le proprie emozioni e si sono esercitati nel manifestarle. Per la maggior parte di loro è stata la prima esperienza in quanto non abituati a un lavoro introspettivo; generalmente preferiscono non correre il rischio di manifestare i propri sentimenti  per la paura di essere derisi.

Avvicinarsi al cinema è stata una scoperta, in quanto la maggior parte di loro, alla televisione e al cinema, preferisce i video-giochi e il cellulare. Le attività laboratoriali hanno favorito la spontaneità e la creatività; i ragazzi hanno appreso nuovi contenuti come: il cinema nella storia, la costruzione di una pellicola, mettere in scena idee ecc.

Hanno apprezzato molto lavorare con le mani, di fantasia e mettersi in gioco con ruoli diversi: attore, sceneggiatore, regista. L’improvvisazione li ha incoraggiati a mettersi in gioco senza temere eccessivamente il giudizio.

A conclusione del breve ma intenso percorso, soddisfazione è stata espressa dalle famiglie che si sono lasciate coinvolgere dai loro figli.

 

16 novembre. Giornata mondiale della tolleranza

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15-11-2019

La giornata Internazionale della tolleranza è un’osservanza annuale dichiarata dall’UNESCO nel 1995 per ricordare i principi ispiratori della Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Viene celebrata il 16 novembre.

L’intolleranza è spesso sinonimo di ignoranza e paura. Tali stati emotivi si “apprendono” per imitazione osmotica sin dalla giovane età; pertanto, maggiore attenzione deve essere impiegata nell’educazione della tolleranza e dei diritti umani. Occorrono maggiori sforzi per trasmettere ai bambini il profondo valore della solidarietà. I piccoli e gli adolescenti dovrebbero guardare con curiosità al prossimo ed aprirsi al mondo perché la pace non si raggiunge attraverso l’odio. E senza pace non può esistere futuro per nessuno di noi.

Papa Francesco invita al coraggio dell’alterità:

«Se crediamo nell’esistenza della famiglia umana, ne consegue che essa, in quanto tale, va custodita. Come in ogni famiglia, ciò avviene anzitutto mediante un dialogo quotidiano ed effettivo. Esso presuppone la propria identità, cui non bisogna abdicare per compiacere l’altro. Ma al tempo stesso domanda il coraggio dell’alterità, che comporta il riconoscimento pieno dell’altro e della sua libertà, e il conseguente impegno a spendermi perché i suoi diritti fondamentali siano affermati sempre, ovunque e da chiunque. Perché senza libertà non si è più figli della famiglia umana, ma schiavi. Tra le libertà vorrei sottolineare quella religiosa. Essa non si limita alla sola libertà di culto, ma vede nell’altro veramente un fratello, un figlio della mia stessa umanità che Dio lascia libero e che pertanto nessuna istituzione umana può forzare, nemmeno in nome suo» (Discorso ad Abu Dhabi, 4 febbraio 2019).

Comunicazione e Cultura Paoline: rinnovo del Consiglio Direttivo

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27-10-2019

Il 26 ottobre, l’Assemblea dei soci di Paoline Onlus, convocata  per il rinnovo delle cariche istituzionali dell’Associazione, ha eletto il Consiglio Direttivo per il prossimo triennio, riconfermando:
Presidente: Fosson Agnese Costanza (sr Paola);
Vicepresidente: M. Daniela Cavuto;
Consigliera: Moro sr Marialba.

Al nuovo Consiglio Direttivo, i migliori auguri per un futuro fecondo di iniziative, progetti e proposte culturali- formative, aperte all’inclusione, alla condivisione e alla solidarietà!

 

 

 

 

 

 

 

La vita si fa storia

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12-10-2019

“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.

È il tema che papa Francesco ha scelto per la 54° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà il 24 maggio 2020).

«Con la scelta di questo tema, tratto da un passo del Libro dell’Esodo, Papa Francesco sottolinea come sia particolarmente prezioso, nella comunicazione, il patrimonio della memoria. Tante volte il Papa ha sottolineato che non c’è futuro senza radicamento nella storia vissuta. E ci ha aiutato a comprendere che la memoria non va considerata come un “corpo statico”, ma piuttosto una “realtà dinamica”. Attraverso la memoria avviene la consegna di storie, speranze, sogni ed esperienze da una generazione ad un’altra.

Il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ci ricorda inoltre che ogni racconto nasce dalla vita, dall’incontro con l’altro. La comunicazione è chiamata dunque a mettere in connessione, attraverso il racconto, la memoria con la vita. Gesù faceva ricorso alle parabole per comunicare la forza vitale del Regno di Dio, lasciando agli ascoltatori la libertà di accogliere questi racconti e riferirli anche a sé stessi. La forza di una storia si esprime nella capacità di generare un cambiamento. Un racconto esemplare ha una forza trasformativa»….

Con la mia voce

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12-10-2019

Corso di Lettura ad alta voce. Per i “grandi” che vogliono leggere ai “piccoli” con più divertimento e sicurezza, partendo dai testi della letteratura per ragazzi. Per sperimentare le tecniche di lettura ad alta voce al fine di rendere le storie che si leggono ai bambini sempre più vivaci, coinvolgenti e straordinarie.

Per aiutare i genitori, i nonni, gli educatori, gli insegnanti a formarsi un proprio repertorio di letture da condividere con i bambini. E, non ultimo, per formare un gruppo di lettori volontari, appassionati e competenti.

Chi legge ad alta voce affascina dando vitalità e coloritura al testo, facendolo letteralmente parlare; comunica inoltre che la magia che si sta compiendo è ripetibile, perché attinta da un contenitore, il libro, che è accessibile a tutti.

Tra il lettore e l’ascoltatore si realizza una relazione di profondo ascolto. Un ascolto non passivo, ma profondamente attivo, che mette in gioco le capacità superiori dell’individuo: attenzione, concentrazione, memoria, pensiero logico, costruzione di immagini mentali, elaborazione dei vissuti emotivi a partire dagli stimoli corporei.

 

 

Durante il corso, tra l’altro, abbiamo appreso cos’è il Kamishibai.
In giapponese significa “dramma di carta”; è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo, dove i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare a un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.

Premio Comunicazione e Cultura Paoline a Marco Frisina

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06-06-2019

Nel contesto di una riflessione a più voci sul tema della 53ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, «”Siamo membra gli uni degli altri” (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana», il 4 giugno, alle 18.30, a Roma presso la basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti) in P.za del Popolo, nel corso dell’incontro moderato dalla giornalista Benedetta Rinaldi; alla presenza di don Walter Insero, Direttore dell’ufficio delle comunicazioni sociali della Diocesi di Roma, di Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero della Santa Sede per la comunicazione, di Marcello Luigi Foa, presidente della Rai, di Aldo Cazzullo, scrittore e editorialista del Corriere della Sera, è stato assegnato il premio Comunicazione e Cultura Paoline  a monsignor MARCO FRISINA, musicista, compositore e direttore di coro.

Comunicazione e cultura è il premio che ogni anno – in concomitanza della GMCS e tra le iniziative della Settimana della Comunicazione – Paoline attribuisce a operatori dei media, registi, giornalisti, scrittori, artisti, cantanti, sacerdoti, o associazioni culturali che si segnalano per aver dato la migliore espressione concreta, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

21 maggio. Giornata Mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo

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21-05-2019

La Giornata è un’occasione per celebrare gli straordinari benefici della diversità culturale, incluso il ricco patrimonio immateriale, e per riaffermare l’impegno della comunità internazionale verso il mutuo intendimento e il dialogo interculturale. Impegno che diventa sempre più gravoso a causa degli estremisti che rivolgono la loro violenza verso le minoranze culturali e distruggono il nostro patrimonio comune per indebolire i legami tra i popoli e la loro storia, ma anche a causa dello sviluppo urbano incontrollato, che tende a  standardizzare le nostre città, svuotandole delle loro identità e diversità sociali.

Palermo. “Un seme per rinascere”

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27-01-2019

Paoline Onlus, sede di Palermo, insieme con l’Istituzione Teresiana, da alcuni anni, porta avanti un progetto rivolto ai giovani dell’Istituto Penale Minorile (IPM) di Caltanissetta: “Un seme per rinascere”.

Come scrive sr Fernanda Di Monte, fsp, si tratta di una iniziativa di formazione per riqualificare il tempo trascorso nel carcere e accompagnare i giovani nell’educazione, nella formazione umana e interiore.

 

 

 

 

1 gennaio 2019. Giornata Mondiale della Pace

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28-12-2018

La buona politica è al servizio della pace”: questo il tema della 52esima Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1 gennaio 2019.
Molto ricco di spunti il Messaggio di papa Francesco per la Giornata:  “La pace è simile alla speranza di cui parla il poeta Charles Péguy; è come un fiore fragile che cerca di sbocciare in mezzo alle pietre della violenza. Lo sappiamo: la ricerca del potere ad ogni costo porta ad abusi e ingiustizie. La politica è un veicolo fondamentale per costruire la cittadinanza e le opere dell’uomo, ma quando, da coloro che la esercitano, non è vissuta come servizio alla collettività umana, può diventare strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione…

La pace è frutto di un grande progetto politico che si fonda sulla responsabilità reciproca e sull’interdipendenza degli esseri umani. Ma è anche una sfida che chiede di essere accolta giorno dopo giorno. La pace è una conversione del cuore e dell’anima, ed è facile riconoscere tre dimensioni indissociabili di questa pace interiore e comunitaria:
la pace con sé stessi, rifiutando l’intransigenza, la collera e l’impazienza e, come consigliava San Francesco di Sales, esercitando “un po’ di dolcezza verso sé stessi”, per offrire “un po’ di dolcezza agli altri”;
la pace con l’altro: il familiare, l’amico, lo straniero, il povero, il sofferente…; osando l’incontro e ascoltando il messaggio che porta con sé;
la pace con il creato, riscoprendo la grandezza del dono di Dio e la parte di responsabilità che spetta a ciascuno di noi, come abitante del mondo, cittadino e attore dell’avvenire”.

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